

CENNI STORICI: La pianta è originaria della Cina meridionale, dove si coltiva da circa 700 anni. Il suo frutto era considerato una prelibatezza dagli imperatori cinesi e il suo uso era anche ornamentale. All'inizio dell'Ottocento, arrivò in Inghilterra e, nel Novecento, si diffuse attraverso coltivazioni intensive in Nuova Zelanda, dove ha trovato un ambiente abbastanza favorevole. Per questo, il suo nome deriva, appunto, dall'uccello simbolo della Nuova Zelanda. Alla fine del Novecento, si diffuse anche in Europa e soprattutto in Italia, ben presto divenuta tra i primi produttori al mondo di questo frutto[2]. La principale zona di produzione del kiwi in Italia è il Lazio[3], particolarmente adatto alla coltivazione del frutto per il suo clima caldo in estate. La maggior parte dei benefici del kiwi sono legati all’elevato contenuto di vitamina C, dalle ottime proprietà:
Anche altre sostanze presenti nel kiwi possono portare benefici per la salute. In particolare, “la presenza di folati aiuta la donna in gravidanza e allattamento, ma è anche utile per ridurre la stanchezza fisica e mentale”. La presenza della luteina, uno dei carotenoidi più abbondanti presenti nel frutto, promuove la salute della vista: “a riguardo il kiwi sembra anche svolgere un’azione preventiva nei confronti della cataratta (opacizzazione del cristallino che insorge con l’età), contribuendo a ridurre il rischio di degenerazione maculare, che è la causa principale di perdita della vista nelle persone anziane”, approfondisce l’intervistata. Effetti benefici sono riscontrabili anche nei confronti dell’asma, di cui il kiwi “sembra alleviare gli invalidanti sintomi respiratori”. Ancora, ha effetti benefici anche sul sistema cardiovascolare, “poiché abbassa la pressione sanguigna, fluidificando il sangue (grazie al potassio e alla vitamina K), riducendo pertanto il rischio di coaguli e, infine, migliorando il profilo lipidico del sangue, riducendo i trigliceridi ed aumentando il colesterolo buono (HDL)”. Per questi motivi il kiwi è indicato in gravidanza, per alleviarne i frequenti disturbi circolatori, quali la pesantezza alle gambe, le vene varicose e le emorroidi. Alcune proprietà i, invece, dipendono dal contenuto di calcio e fosforo, i quali svolgono un’azione protettiva nei confronti delle ossa, prevenendo e combattendo l’osteoporosi. Infine, questo frutto sembra essere utile in caso di disturbi del sonno, grazie alla presenza di antiossidanti e serotonina. |